L'avvocatura italiana «è unita e compatta contro la mediaconciliazione obbligatoria: lo dicono i numeri e le adesioni alle astensioni di questi giorni». Maurizio de Tilla, presidente dell'Oua, «corregge» il ministro della Giustizia, Angelino Alfano: «continua ad essere arrogante nei
confronti degli avvocati - attacca - E a dire cose inesatte: non è vero che parte dell'avvocatura è con lui. Anche il Consiglio nazionale forense è contro» ritenendo la disciplina sulla media-conciliazione, in quanto obbligatoria, «incostituzionale» visto che «il sistema, così come concepito, non assicura un'adeguata soluzione delle controversie». Non solo: «la richiesta di slittamento avanzata a suo tempo al ministro era finalizzata alla modifica della conciliazione e non per accettare il nuovo sistema dopo un anno così come è formulato». De Tilla dà notizia della pronta calendarizzazione al Senato di due ddl per la modifica della mediaconciliazione (Benedetti
Valentini e Della Monica) che «testimoniano l'impegno bipartisan dei partiti di maggioranza e opposizione a favore delle nostre osservazioni e che raccolgono le proposte emerse dalle proteste di questi giorni. La realtà - conclude - è che il ministro vuole ignorare che l'impianto della mediaconciliazione è, nel suo complesso, incostituzionale». (Fonte Guida al Diritto)
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